Tonno rosso e tonno a pinna gialla sono tra le varietà di tonno più diffuse al mondo ma spesso vengono confuse.
In questo articolo, ti spieghiamo come riconoscerle e quali sono le differenze principali: dall’aspetto al gusto, ai valori nutrizionali, fino a capire quale varietà è più pregiata.
Tonno rosso vs tonno a pinna gialla: le prime differenze
Il tonno rosso (o thunnus thynnus detto anche a pinna blu) e il tonno a pinna gialla (o thunnus albacares) appartengono alla stessa famiglia ma presentano caratteristiche ben distinte.
Diffusione
Le due specie vivono in aree marine differenti, influenzate dal clima e dalla temperatura delle acque:
- Il tonno rosso si trova maggiormente nell’Oceano Atlantico ma è presente anche nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero. Vive in acque temperate (mai sotto i 10°C) ed è considerato a rischio di estinzione a causa della pesca intensiva.
- Il tonno a pinna gialla è molto più diffuso nei mari tropicali e subtropicali come il Mar dei Caraibi, l’Oceano Pacifico e l’Oceano Indiano. Le sue origini sono spesso indicate sulle confezioni con provenienza da Filippine, Indonesia e Australia del nord.
Aspetto e dimensioni
Oltre alla diversa diffusione geografica, i due tonni si distinguono nettamente anche per taglia e caratteristiche fisiche:
- Il tonno rosso con i suoi 3 metri di lunghezza può pesare fino a 600 kg. La sua carne è di colore rosso intenso, compatta e con striature argentee sul ventre.
- Il tonno a pinna gialla è più piccolo, raggiunge i 2 metri e non supera i 150 kg. La carne è rosa, più morbida e si distingue per le sue pinne lunghe di color giallo acceso.
Calorie e valori nutrizionali a confronto
Entrambe le varietà sono ottime fonti di acidi grassi Omega-3, essenziali per il nostro organismo ma ci sono alcune differenze da considerare:
- Il tonno rosso è più calorico con circa 150 kcal per 100 g. È composto dal 5% di grassi totali, di cui l’1,3% è costituito da grassi essenziali omega-3.
- ll tonno a pinna gialla è più leggero con circa 110 kcal per 100 g. È composto dall’1% di grassi totali di cui lo 0,2% di grassi omega-3.
La percentuale di proteine è molto simile: circa il 23% in entrambe le varietà.

Differenze in base al metodo di conservazione
Il metodo di conservazione incide notevolmente su gusto, consistenza e valori nutrizionali.
Il tonno fresco ha una texture più compatta e naturale. Inoltre, è più ricco di vitamine (tiamina, riboflavina e niacina) e conserva meglio gli Omega-3 e i minerali come ferro e fosforo.
Il tonno in scatola, invece, è più calorico soprattutto se conservato in olio e subisce una perdita di nutrienti durante la lavorazione e la conservazione. In più, nella versione al naturale viene spesso aggiunto sale da cucina, quindi va consumato con moderazione.
In genere, il tonno in scatola è quasi sempre a pinna gialla, mentre il tonno rosso viene venduto fresco o surgelato ed è usato per preparazioni di qualità superiore.
Qual è il più pregiato?
Il tonno rosso è considerato il più pregiato tra tutte le varietà commercializzate.
Viene valorizzato soprattutto nella cucina giapponese per preparazioni come carpaccio, sushi e sashimi. È raro trovarlo in scatola: si consuma quasi esclusivamente fresco o surgelato.
Come scegliere la varietà giusta per te
Che tu stia acquistando un tonno fresco per una ricetta speciale o una scorta in scatola da tenere in dispensa, ecco cosa tenere a mente:
- Il tonno rosso è più grasso ma anche più saporito, più nutriente e indicato per piatti gourmet.
- Il tonno a pinna gialla è più leggero, più pratico e adatto ad un consumo più frequente, anche in versione conservata.
Entrambe le varietà apportano benefici, ma la scelta dipende da gusti personali, esigenze nutrizionali e tipo di preparazione.
Se vuoi orientarti verso un acquisto più attento all’ambiente, dai un’occhiata a questo articolo: “come scegliere un tonno più sostenibile“.
