Soffice, dalla cupola dorata, ricco di uvetta e frutta candita… avete capito di cosa stiamo parlando? Ebbene sì, del Panettone! Nella versione classica, l’impasto composto da zucchero, latte, uova, burro, farina, acqua, lievito ed un pizzico di sale, viene arricchito da uvetta e canditi. La grande distribuzione propone una grande varietà di panettoni, dai gusti tradizionali fino a quelli più audaci. Nelle pasticcerie svettano in vetrina svariate elaborazioni di panettone, riscoprendo l’artigianalità di un prodotto senza tempo.
Scegliere quindi il nostro panettone su misura è la missione del Natale 2024! Siete pronti a scoprire quale comprare?
Partiamo dalle basi: panettone industriale o artigianale?
Forse non sapevate che la preparazione del Panettone, sia artigianale che industriale, è regolamentata da un Decreto Legge. Le fasi di produzione standardizzate e l’elevata qualità richiesta degli ingredienti consentono perciò alle industrie dolciarie di confezionare prodotti che godono di ottimi standard qualitativi. Inoltre, il Panettone resta uno dei pochi dolci da forno industriali ottenuti con una lievitazione naturale: ogni azienda dolciaria custodisce il proprio lievito madre, caratterizzato da microrganismi selezionati e capace di conferire al prodotto un sapore autentico.
Benché risulti così vocato alla produzione di larga scala, il Panettone resta sempre un prodotto sinonimo di eccellente artigianalità. Proprio per la sua lavorazione lunga e laboriosa e l’impiego di pochi ma ottimi ingredienti, rappresenta una vera e propria sfida anche per i più abili pasticceri che, con originalità e creatività, propongono ai propri clienti versioni sempre differenti.
Sia al supermercato che in pasticceria, possiamo quindi trovare ottimi prodotti, tenendo conto che avremo sì due prodotti differenti, ma entrambi caratterizzati da ottime caratteristiche qualitative!
Riconoscere un panettone di qualità al supermercato: alcuni consigli pratici
Riconoscere un buon panettone, soddisferà sì le nostre papille gustative, ma ci permetterà anche di fare un figurone a tavola davanti ad amici e parenti. Pertanto, per scegliere un buon panettone occorre avere alcune accortezze, rivolte principalmente al prezzo, all’etichetta e all’aspetto.
Prezzo
Per i prodotti industriali, si possono distinguere tre categorie di panettone in relazione al prezzo:
- i panettoni top di gamma venduti a 11-13€/kg a volte confezionati a mano con carta colorata lucida;
- i panettoni a “marca industriale” o a “marca del distributore” (la stessa dell’insegna per intenderci) venduti in confezioni di cartone multicolore a 4-6 €/kg;
Il prezzo dipende sia dalla qualità delle materie prime impiegate, sia dal fatto che i panettoni, come molti altri prodotti dolciari tipici delle ricorrenze, vengono impiegati come prodotti civetta, ossia prodotti su cui effettuare promozioni allo scopo di attrarre il consumatore nel punto vendita.
Il costo di un panettone artigianale, invece, sarà sempre più alto ed estremamente variabile (rinomanza del Pasticcere e ingredienti impiegati sono i fattori più influenti).
Etichetta
Saper leggere e interpretare le informazioni riportate in etichetta (nella lista ingredienti) è fondamentale, soprattutto per attribuire il giusto prezzo per la qualità del prodotto che ci viene offerta. La presenza di frutta candita, come arancia e cedro, rende il prodotto di qualità e particolarmente ricco in termini di gusto e sapore. Per le arance, inoltre, si può scegliere tra scorza o scorzone, notoriamente più pregiato e costoso.
Un altro elemento su cui fare attenzione è la presenza di aromi naturali, come la vaniglia e l’olio essenziale di arancia, entrambi ricercati e, per questo motivo, costosi. Non è affatto un caso che diverse aziende impieghino perciò aromi di sintesi (segnalati in etichetta con la dicitura generica “aromi”) apprezzabili al palato, ma di qualità decisamente inferiore.
Infine, per mantenere un aspetto morbido e soffice sino al consumo, il panettone non utilizza conservanti, bensì emulsionanti e preparati enzimatici: è facile rilevare la loro presenza in etichetta con la dicitura mono e digliceridi degli acidi grassi (E471).
Se per i panettoni industriali rappresentano una costante, vista la necessità di garantire una shelf life di almeno 6 mesi, per i panettoni artigianali non è riscontrato un loro impiego, vista la freschezza del prodotto e la shelf life limitata.
Aspetto
Occorre aguzzare la vista per cercare di capire la qualità del panettone solamente guardandolo! Occhio quindi alla parte superiore, la cupola: deve debordare dal pirottino ed avere un aspetto compatto, oltre che un colore uniforme, per nulla bruciacchiato.
Al taglio, si devono osservare gli alveoli e i forellini: devono essere grandi e disomogenei. Infine, canditi e uvette devono essere abbondanti e distribuiti in modo uniforme: la presenza in superficie rispecchierà la quantità di frutta candita presente all’interno.
Che sia industriale o artigianale, l’importante è che rispecchi il vostro gusto è che sulla vostra tavola non manchi il must del Natale, l’intramontabile panettone!