Amatissima negli States e dalle origini Nord Europee, si sta diffondendo anche in Italia questa modalità di allevamento al pascolo, dove gli animali vivono liberi, allo stato brado, esattamente come una volta. Insomma, un vero e proprio ritorno al passato.

Di cosa si tratta?

Gli Allevamenti Grass Fed rappresentano un modello alternativo di allevamento e prevedono la possibilità per i bovini di rimanere al pascolo per l’intera durata del ciclo di vita, ossia dalla nascita alla macellazione. Letteralmente “nutrito ad erba”, contempla come unici alimenti consentiti erba e fieno, quest’ultimo riservato principalmente per la stagione invernale.

La sostanziale differenza con gli allevamenti convenzionali risiede proprio nell’alimentazione, in genere rappresentata da un buon rapporto foraggi – concentrati, formulati e bilanciati a seconda dello stadio di vita e di produttività dell’animale.

Allevamento al pascolo: pro e contro

Allevamenti Grass Fed

Secondo i produttori che praticano questa modalità di allevamento, il sistema Grass Fed dimostra di avere grande sensibilità verso alcune fra le tematiche che maggiormente interessano il mondo della zootecnia. Infatti, l’allevamento al pascolo, oltre ad essere rispettoso del benessere animale (data la libertà nel movimento e l’alimentazione “al naturale”), si dimostra particolarmente attento a ridurre al minimo l’impatto ambientale, escludendo dalla dieta mangimi a base di mais e soia, colture intensive note per un consumo di suolo e di acqua eccessivo. Un altro aspetto che spesso viene considerato come valore aggiunto è l’assenza di antibiotici, anche se è noto che in Europa ed Italia, l’uso di farmaci è strettamente vincolato da una prescrizione veterinaria ed autorizzato solo in caso di patologie.

D’altro canto, l’allevamento Grass Fed non è indenne dal presentare alcuni svantaggi. Eccone alcuni, riassunti per punti:

● rischio di esposizione a fitofarmaci e diserbanti impiegati nei campi;

● il rischio di malattie infettive o infestive (come le parassitosi), dovute al possibile contatto con altri animali selvatici;

● l’esposizione ad alcune specie botaniche che, se consumate in eccessiva quantità, possono causare intossicazioni e disordini alimentari;

● la variabilità della disponibilità di foraggi in relazione agli eventi meteo climatici;

● le maggiori difficoltà nel controllo, gestione e cura nel momento in cui dovessero insorgere patologie o problematiche.

Ma fra tutti è d’obbligo ricordare che al pascolo il consumo degli alimenti non è omogeneo e può verosimilmente non adeguarsi ai reali fabbisogni nutritivi degli animali, fabbisogni che vanno modificandosi in relazione all’età, alla fase produttiva e allo stato fisiologico.

Impugniamo la forchetta: tutto ciò che devi sapere sulla carne Grass fed

  1. I valori nutrizionali

Molteplici studi hanno affermato che la carne Grass fed possiede alte concentrazioni di alcuni nutrienti benefici, addirittura maggiori se confrontate con la carne proveniente da allevamenti convenzionali. Fra le sostanze di maggior interesse troviamo lAcido Linoleico Coniugato (CLA), un acido grasso essenziale appartenente alla famiglia dei grassi Omega 6 e abbondante in carne bovina e derivati del latte, ed antiossidanti, quali vitamina E, vitamina A e beta-carotene.

  1. Le qualità organolettiche

La carne degli animali al pascolo presenta due caratteristiche qualitative che la distinguono da quella degli animali da allevamento convenzionale: il colore rosso scuro ed il grasso tendente al giallo. Sebbene queste due peculiarità siano indice di alta qualità, il consumatore spesso non le identifica come tali, preferendo carni dall’aspetto “convenzionale”, dal colore rosso vivo e dal grasso bianco compatto, e quindi con caratteristiche in grado di soddisfare maggiormente le proprie aspettative.

  1. Il prezzo

Il punto debole del sistema Grass fed sono i tempi di ingrasso più lunghi che, inevitabilmente, vanno ad incidere sul prezzo di vendita, superiore rispetto alla carne convenzionale.

Amanti della carne e delle diete iperproteiche, come la famigerata paleo, siete stati informati! Non rimane che attendere il tepore delle giornate primaverili, ideali per godere di un bel barbecue in compagnia di un buon vino…

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