Simbolo della tradizione gastronomica americana, la salsa barbecue (o salsa BBQ), è l’accompagnamento ideale per le grigliate di carne e pesce, ma anche per insaporire pietanze vegetali.

Ma com’è fatta la salsa barbecue? Qual è il suo apporto calorico? Da dove viene?

Scopriamo insieme la composizione e le origini di una delle salse più golose della tradizione americana.

Composizione tradizionale e varianti

La salsa barbecue è composta da una base fissa di concentrato di pomodoro o maionese (o una combinazione di entrambi) e aceto.

Ci sono poi degli ingredienti che possono essere aggiunti o meno, che danno origine a molte gustose varianti.

La più comune e diffusa (anche in Italia) è la BBQ Kansas City Style, a base di ketchup, aceto bianco, miele, melassa, salsa Tabasco, peperoncino in polvere, sale e salsa Worcestershire.

Altri tipi che si possono trovare sugli scaffali dei supermercati sono la BBQ Texas Style (molto piccante, con cumino e senape della Carolina) e la BBQ Memphis Style (dal sapore acidulo e con melassa).

E se sono vegan*?

A questo punto, qualcuno potrebbe chiedersi: questa salsa è adatta ad un’alimentazione vegana?

Come già accennato in questo caso dovremmo sempre controllare la lista ingredienti in etichetta, in quanto potrebbe esserci una miscela a base di maionese.

E il fumo liquido ovvero il sapore di affumicatura naturale? Nessun pericolo, è composto principalmente da fumo e acqua.

Valori nutrizionali

Per quanto riguarda l’apporto calorico, invece, si può affermare che questa abbia un apporto calorico medio, di circa 150 kcal per 100g, che la rende un po’ più calorica del ketchup (c.ca 100 kcal) e molto meno calorica della maionese (c.ca 688 kcal).

Esaminando in dettaglio gli altri valori nutrizionali di 100 g di BBQ sauce, avremo:

  • 36 g di carboidrati;

  • 26 g di zuccheri;

  • 0,3 g di grassi;

0 g di proteine. Povera di grassi ma ricca di zuccheri, è dunque importante non farne un consumo eccessivo, posto che, mediamente, si consumano tra i 20 e i 30 gr di salsa a porzione.

Le origini della salsa barbecue

Una delle prime testimonianze di salsa barbecue risale al 1867 quando, al termine della Guerra Civile americana, una casalinga della Georgia, pubblicò un libro di ricette, contenente un riferimento proprio ad una salsa preparata solo con burro e aceto.

Tale variante, tuttavia, si discosta dalla composizione della salsa barbecue più comunemente usata al giorno d’oggi. Infatti, la più nota BBQ a base di ketchup e aceto, fa la sua comparsa nel 1917, in Carolina del Nord, dove un ristoratore di nome Adam Scott aprì un ristorante dedicato proprio alla salsa barbecue.

Per vedere la salsa barbecue spopolare, prima negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo, si dovrà aspettare il 1948, anno in cui la Kraft Heinz (al tempo Heinz Company) standardizzò la ricetta e commercializzò la Kansas City Barbecue Sauce, oggi comunemente detta salsa barbecue.

Una curiosità su come abbinarla

Grazie al sapore agrodolce e al retrogusto affumicato, tutti apprezzano la versatilità della salsa barbecue, che risulta ottima per accompagnare carni bianche, rosse, verdure fritte e grigliate. Una curiosità non nota a tutti è che la salsa barbecue può essere anche utilizzata per marinare e glassare la carne.

Di solito, cospargendo la carne di salsa barbecue, avvolgendola nella pellicola trasparente e lasciandola riposare 1-2 ore in frigo, la carne assorbe il sapore della BBQ che si sprigionerà al momento della cottura regalando al palato un’esplosione di gusti eccezionale.