Sempre più popolare nel mondo, e da qualche anno conosciuto anche in Italia, il bubble tea è uno snack-drink, ovvero un drink che si mastica. Di origini asiatiche, il bubble tea si presenta come una bevanda colorata con “palline” al suo interno, servita in un bicchierone con cannucce dal diametro più grande del normale per essere in grado di assorbire le caratteristiche palline.

 

Come è fatto

Il bubble tea è una bevanda composta da tè, latte e perle di tapioca (sì, le palline all’interno); a questi ingredienti base si possono aggiungere svariati ingredienti per personalizzare la bevanda come frutta fresca ed esotica, cioccolato o caramello. 

Ma vediamo nel dettaglio i suoi ingredienti.

  • Tè: le tipologie di tè da utilizzare sono molteplici, maggiormente utilizzati sono quelli da un sapore molto forte, come il tè nero, che ha un sapore persistente anche dopo l’aggiunta di latte e del ghiaccio.
  • Latte: il latte utilizzato è latte intero o parzialmente scremato; sono largamente utilizzate anche le alternative vegetali, l’importante che abbiano una buona percentuale in grassi, come il latte di cocco o di soia per conferire alla bevanda adeguata cremosità e sapore.
  • Perle di tapioca: sono ottenute dalla lavorazione della tapioca, fecola ricavata dalla manioca (un arbusto originario dell’America del sud); le perle di tapioca sono trasparenti, per essere utilizzate nel bubble tea prevedono un processo di bollitura durante il quale diventano scure e molto morbide. Hanno un sapore molto delicato e per questo, prima di essere utilizzate, vengono immersi in sciroppi alimentari per insaporirle, e successivamente vengono aggiunte alla bevanda. La tapioca è gluten-free, quindi adatta anche ai celiaci.
  • Dolcificante: tipologia e quantità di dolcificante variano in base al gusto personale, si può utilizzare miele, sciroppo d’agave o zucchero di canna; se si vuole rendere la bevanda più light il dolcificante può essere anche evitato se preparato a casa. Nelle grandi catene, invece, il bubble tea viene servito con una quantità eccessiva di zucchero.. apportando circa 300-500 calorie a bicchiere!

Come nasce

Il bubble tea è una bevanda che nasce a Taiwan negli anni 80. 

La storia sulla sua nascita narra che il bubble tea sia nato da un semplice errore: un giorno, una dipendente di una caffetteria fece cadere un dolce a base di tapioca in palline nel tè. Anzichè esser buttato via, però, il tè fu bevuto ugualmente, riscuotendo un grandissimo successo.

 

Il primo Bubble tea in Italia

La prima catena italiana che ha investito su questo snack-drink è Frankly, nata a Milano nel 2017; nonostante il periodo di lockdown del 2020 e del 2021 non ha smesso di espandersi, e ad oggi conta 7 punti vendita tra Milano, Torino, Bologna e Bergamo. Proprio nel periodo post pandemia ha incrementato la sua clientela rispetto al 2019, grazie anche al servizio Delivery di cui dispone ed un canale e-commerce, con il quale è possibile ricevere a casa tutto ciò che serve per preparare un bubble tea a modo tuo.

Fai da te

Se hai voglia di un’alternativa meno calorica e più economica del bubble tea che trovi in commercio ecco quello che ti serve (quantità per una porzione):

  • , a bustina o in foglie (quello che preferisci);
  • Acqua 500 ml
  • Latte vaccino o bevanda vegetale 100 ml
  • Perle di tapioca 60 g
  • Per lo sciroppo in cui tenere in ammollo la tapioca servirà 150 ml di acqua e 100 g di zucchero di canna

Per conferire al bubble tea gusto e colore si può aggiungere:

  • Frutta fresca classica come mela o fragola;
  • Frutta esotica come mango, avocado o zenzero;
  • Per gusti più golosi può essere aggiunto il caramello, cioccolata o caffè.

 

A base di tè, ma ricco di zuccheri

Nonostante le analisi tossicologiche a cui è stato sottoposto il bubble tea hanno dimostrato l’assenza di sostanze tossiche per la salute, è bene non abusarne a causa della sua composizione nutrizionale: se è vero infatti che il bubble tea è una bevanda a base di tè, è anche vero che rimane una bevanda ricca di zuccheri aggiunti, il che lo rende un drink non del tutto salutistico. 

Basti pensare che 100 ml di prodotto apporti circa 150 calorie, quasi tutte derivanti da zuccheri aggiunti  (presenti infatti fino a 30g). Inoltre, le grandi catene utilizzano elevate quantità di edulcoranti e coloranti per rendere la bevanda più appetibile, e in alcuni casi vengono utilizzati sostituti del latte contenenti acidi grassi trans derivanti da olio di palma. È consigliabile, quindi, non abusarne e magari preferire la versione fai-da-te.